
Due danzatori uno di fronte all’altro, una donna e un uomo. Danzano assieme.
Sono il simbolo della continuità tra la cultura artistico-sportiva del passato e la medicina integrata moderna.
Sono il simbolo di un mondo, quello etrusco del VII sec. A.c., che vedava l’uomo e la donna sulla stesso piano di dignità e di responsabilità nella società. Inoltre aveva un’idea ben precisa e moderna della salute vista come equilibrio psico-fisico-emotivo, basta vedere il dettaglio dei particolari anatomici dei guerrieri e dei danzatori nei dipinti delle tombe rupestri. Si può notare in particolare il perfetto equilibrio della muscolatura del tronco (una lordosi perfetta sia nel maschio che nella femmina), delle gambe e del petto dei danzatori, segno di una ginnastica che sviluppava completamente le capacità dell’individuo senza eccessi né squilibri, come spesso invece accade in molti sport agonistici moderni.
La tomba delle leonesse è costituita da una camera unica con soffitto a doppio spiovente. Vi si accede attraverso un dromos a gradini.
Il soffitto è decorato da un motivo a scacchiera. Le pareti sono scandite da sei colonne rosse che danno alla tomba l’aspetto di una stanza aperta. Sul frontone della parete di fondo sono dipinte due leonesse maculate rivolte una verso l’altra. Al centro della parete di fondo, sopra lo stipo per il defunto, vi sono due musici ai lati di un cratere. Alla sinistra di questa scena vi è una danzatrice, mentre sul lato opposto una coppia di danzatori.
Sulle pareti laterali sono raffigurati banchettanti sdraiati. Sotto di loro vi è un fregio che rappresenta delfini che saltano fuori dalle onde.